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L’Evoluzione Delle Audioguide: Un Viaggio Attraverso la Storia dell’Accessibilità Culturale

L'affascinante evoluzione delle audioguide nei musei, dall'innovativo debutto della radio al Museo Stedelijk di Amsterdam nel 1952 fino alla trasformazione digitale nel ventunesimo secolo, evidenzia come queste tecnologie abbiano migliorato l'accessibilità culturale e trasformato l'esperienza museale.

L’Origine nel 1952: Il Museo Stedelijk ad Amsterdam

Il primo esempio di introduzione di audioguide in un museo risale al 1952. Willem Sandberg, direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam dal 1945 al 1968, è stato il pioniere del primo tour audio che utilizza la tecnologia di trasmissione radiofonica.

Il sistema fu lanciato per una mostra temporanea, “Vermeer: Real or Fake” e forniva ai visitatori visite in lingua straniera. All’epoca, le audioguide erano prodotte da Philips. Le conferenze per la mostra erano pre registrate e trasmesse ai visitatori tramite un sistema di trasmissione radiofonica a onde corte che utilizza un registratore analogico di riproduzione come stazione di trasmissione. Grazie a speciali dispositivi sui soffitti delle gallerie che inviavano le informazioni alla guida audio, i visitatori potevano ascoltare l’audio attraverso le loro cuffie.

Le visite guidate in lingue diverse dovevano essere programmate nel corso della giornata, poiché la tecnologia non consentiva di riprodurle contemporaneamente.

Nel 1958 la National Gallery of Art di Washington ha creato un sistema audio chiamato LecTour, una guida registrata attraverso i capolavori del museo, collocando dei trasmettitori sotto le assi del pavimento e distribuendo ricevitori radio ai visitatori. Come per lo Stedelijk, l’audio veniva trasmesso alla stessa ora e aveva orari fissi di inizio. L’audio tour del Metropolitan Museum of Art, introdotto nel 1963, consisteva in un lettore di cassette che i visitatori portavano con sé con una tracolla di pelle.

Poiché la tecnologia disponibile consisteva, all’inizio, in trasmissioni radiofoniche o nastri, il tipo di narrazione era lineare.

In un modello lineare, vengono fornite all’ascoltatore delle interruzioni o dei soundbites, ovvero delle informazioni su oggetti o reperti specifici, man mano che si preme il tasto l’ascoltatore mentre preme play e si muove lungo un percorso. Le fermate sono fissate in determinati punti della colonna sonora, la linea continua del discorso fornita dal tour. Le fermate focalizzano la narrazione su un determinato pezzo, mentre tra una fermata e l’altra il visitatore viene istruito su dove andare per raggiungere l’oggetto successivo.

Anni ’70: Espansione dei Sistemi Tecnologici

Gli anni ’70 videro una diffusione sempre più ampia dei sistemi a nastro magnetico e infrarossi. Queste tecnologie avanzate permisero una maggiore interattività, poiché i visitatori potevano ricevere informazioni dettagliate in sincronia con i loro spostamenti nei vari spazi espositivi. Alla fine degli anni Settanta fu creato un sistema tipo Walkman di Sony per la famosa mostra itinerante “Treasures of Tutankhamon”.

Anni ’80: La Rivoluzione delle Audio Guide Portatili

Gli anni ’80 furono caratterizzati dall’introduzione delle prime audio guide portatili. I visitatori non erano più vincolati da cavi o punti di ascolto specifici, potendo così godere di una maggiore libertà durante la visita ai musei. Questo cambiamento radicale nell’esperienza di visita ha reso le audioguide più accessibili e popolari.

Nel vivace anno 1980, un’ondata di tecnologia ha trasformato il nostro mondo e le audioguide non hanno fatto eccezione. Questa ondata di innovazione ci ha portato la cassetta compatta, una pietra miliare che ha ridimensionato notevolmente le audioguide. Nel 1986 le audioguide hanno fatto un altro salto: l’audioguida divenne tascabile, che portava con sé un universo di informazioni, senza più bisogno di una trasmissione lontana.

Anni ’90: Versatilità Multilingue e Sviluppo Tecnologico

Negli anni ’90, l’incremento del turismo internazionale ha spinto lo sviluppo delle audioguide multilingue, ampliando l’accesso e consentendo a un vasto pubblico di immergersi nelle esperienze culturali. 

Le audioguide hanno vissuto una metamorfosi significativa durante gli anni ’90, abbandonando il mondo analogico per abbracciare quello digitale. Tale evoluzione ha regalato ai visitatori non solo la libertà di esplorare i musei senza restrizioni temporali, ma ha anche consentito la personalizzazione delle esperienze stesse. I visitatori non erano più vincolati a percorsi prestabiliti o a lingue imposte, potendo invece scegliere liberamente il percorso e la lingua preferiti.

Per decenni, le audioguide convenzionali hanno dominato nei musei e nelle destinazioni turistiche più popolari, utilizzando la tecnologia a radiofrequenza per diffondere contenuti audio in modo continuo. Tuttavia, con l’avanzamento tecnologico, le vecchie audioguide analogiche basate su cassette hanno progressivamente perso terreno, a causa delle loro limitate capacità di memorizzazione e del rischio di perdita dei dati. Al giorno d’oggi, tali dispositivi analogici sono stati sostituiti da alternative più moderne, come le app guide e i dispositivi digitali dedicati, che offrono ai visitatori maggiori funzionalità e comodità.

Anni 2010: Rivoluzione Mobile con le App

Negli anni 2010, con la diffusione degli smartphone, l’accesso alle informazioni durante le visite culturali ha subito una svolta significativa. Le istituzioni culturali hanno introdotto audioguide digitali, consentendo ai visitatori di scaricare guide audio direttamente sui propri dispositivi mobili. Questo cambio di paradigma ha reso possibile un’esperienza più personalizzata e adattabile.

Le audioguide digitali sono tour audio accessibili tramite dispositivi personali come smartphone e tablet. Rispetto alle audioguide tradizionali, che richiedono dispositivi dedicati, le audioguide digitali offrono maggiore comodità e flessibilità. I visitatori possono collegare i propri dispositivi a una rete Wi-Fi e accedere al tour tramite un’applicazione dedicata. La loro popolarità è in costante crescita grazie alla loro convenienza, comodità e portabilità.

Negli anni, le audioguide hanno continuato a evolversi attraverso nuove forme di creatività e collaborazioni. Nel 2012, il Museo del Louvre ha collaborato con Nintendo per creare un’audioguida esclusiva per le console Nintendo 3DS. Questa fusione di arte, storia e tecnologia all’avanguardia ha reso la visita al museo un’esperienza coinvolgente e memorabile.

Da quando sono state introdotte per la prima volta nel 1952 fino ad oggi, le audioguide hanno dimostrato come l’evoluzione delle tecnologie digitali abbia contribuito a offrire esperienze sempre più ricche e personalizzate ai visitatori dei musei in tutto il mondo. L’impegno continuo nell’innovazione promette un futuro entusiasmante per l’accessibilità culturale attraverso le audioguide.

Da parte nostra, con il prodotto Showtime! Apps, contribuiamo nell’avanzamento di questa forma di accompagnamento del visitatore, prima, durante e dopo l’accesso ai luoghi museali, con l’attenta cura grafica che ci contraddistingue e avendo costantemente in mente la semplicità di utilizzo.

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